Il 21 Marzo 2019, alle 2:42 del mattino, quando da noi in Italia sarà ancora notte, Sole e Luna si troveranno faccia a faccia, nella mensile opposizione che formerà il plenilunio in Bilancia.
Si tratta di un evento molto potente e carico di significati preziosi per chi è desideroso di vivere i simboli e renderli impregnanti.
Questo plenilunio, infatti, gira attorno a due eventi astrali che, inseriti all’interno di questa particolare istantanea lunare, verranno descritti in questo articolo.
- Quella del 21 Marzo è infatti una Luna Piena di nuovi inizi, in linea con i significati della Lunazione della Rinascita, e avviene a pochissime ore di distanza dall’Equinozio di Primavera, momento di inizio del nuovo anno Zodiacale, con l’ingresso del Sole in Ariete che avverrà poche ore prima, il 20 Marzo alle 22:58 ora italiana.
- Ed è la prima delle due Lune Piene consecutive nel segno della Bilancia: infatti anche la Luna Piena del 19 Aprile cadrà nello stesso segno, all’interno della lunazione di ri-equilibrio del calendario soli-lunare denominata “Tredicesima Lunazione” di cui ha scritto Micaela Balice in un articolo molto interessante pubblicato poche settimane fa su questo blog.
[Se vuoi approfondire il tema della Tredicesima lunazione, trovi QUI l’articolo]
Questa espansione di luce lunare avverrà come apice della lunazione del Risveglio, iniziata con il novilunio del 6 Marzo: ci lasciamo alle spalle due settimane di sensazioni di confine, alla ricerca di un modo per dare voce a sentimenti di compassione e unione che la Luna Nuova ha fatto maturare in noi fino a giungere a questo momento in cui, consapevoli delle nostre vulnerabilità, ossessioni e ferite, possiamo permettere a “qualcosa” di germogliare.
Il seme è stato gettato tempo fa: il compito che ora ci aspetta è quello di curare quello che nascerà, astenendoci dal giudizio ed osservando il processo indossando di volta in volta le lenti che i pianeti ci suggeriranno.
La Luna Piena in Bilancia: il punto di vista astrologico
La Luna è anche madre e quando è potente nel Cielo, come nel momento del plenilunio, è forte la sua capacità di mediazione per favorire le evoluzioni desiderate. Il plenilunio avverrà nel primo grado del segno della Bilancia, a 0°08’, e questo significa che il Sole, nello stesso grado nel segno opposto, ha da poco fatto il suo ingresso nel segno dell’Ariete.
Il primo grado dell’Ariete, in maniera speculare a quanto avvenuto a dicembre 2018 con la Luna Piena del Solstizio invernale, è un grado “critico” di passaggio tra l’Acqua dei Pesci, che chiudono la sequenza Zodiacale tropicale, e il Fuoco degli inizi dell’Ariete.
Questo punto è critico in quanto si tratta di un punto di giunzione tra i territori lunari (la Luna è esaltata in Pesci) e quelli solari (il Sole è esaltato in Ariete).
Tra buio e luce.
La Luna osserva dall’alto le dinamiche in atto e si fa mediatrice dell’armonizzazione, dell’unione degli opposti, promotrice della relazione con gli Altri, temi tutti cari alla Bilancia.
Il segno della Bilancia appartiene a Venere: il pianeta dell’armonia, che in questo momento sta transitando in Acquario, ha uno dei suoi domicili proprio in Bilancia, mentre l’altro domicilio è in Toro in cui in questo momento troviamo sia Urano che Marte, il pianeta che governa il segno dell’Ariete, in trigono a Plutone e nodo sud.
Fateci caso: la Luna è debolmente collegata, per aspetti astrologici, al resto dei pianeti del tema ed è per questo che, tra queste debole influenze planetarie, emerge con forza l’aspetto di quinconce (150°) tra Luna Bilancia e Urano in Toro: meraviglia!
Sia la Luna che Urano sono così collegati per “simpatia” a questa Venere, rendendola protagonista del Cielo assieme a Sole, Luna, Marte, Plutone ed Urano. E tra loro la presenza di un aiutante, silenzioso e dispettoso: un Mercurio prometeico retrogrado nel segno dei Pesci.
L’istantanea di questo Cielo, equilibrato dal punto di vista della distribuzione dei pianeti nei 4 Elementi, vede la Luna nel punto più alto della Carta, metafora potente della luce che inizierà ad essere sempre più presente, grazie al Sole entrato nella stagione primaverile, nelle giornate di Primavera: il momento dell’Equinozio, infatti, vede la giornata equamente suddivisa tra luce e tenebra, tra giorno e notte.
L’Ariete è uno dei segni Cardinali e possiede l’energia necessaria per i nuovi inizi, per le partenze sprintose, qualunque sia la direzione, e richiede che alcune cose siano chiare e vengano sviluppate al fine di non disperdere tempo ed energia.
L’Ariete, governato da Marte lo è anche da Plutone che nel momento dell’Equinozio – Plenilunio si trova nel segno del Capricorno, altro segno Cardinale, strettamente congiunto al nodo lunare sud, deposito di memorie karmiche e di vecchie abitudini.
Il transito del nodo sud della Luna stimola Plutone a lasciar emergere domande profonde che riguardano proprio il momento “critico” di ogni inizio che si rispetti che obbliga, in quanto tale, a guardare anche quello che ognuno si porta dietro:
“Quello che vuoi fare/ Quello che ti stai preparando a fare/ Quello che hai fatto finora sono una espressione di desideri profondi che nutrono la tua anima oppure sono frutto di una spinta ambiziosa il cui fine unico è l’accumulo di potere?”
L’influsso di Plutone, forte nel segno del Capricorno, viene intensificato dalla vicinanza di Saturno, anch’esso nel segno, e porta allo scoperto il lato oscuro dell’ambizione e del Potere. E la presenza del nodo sud in questa dinamica offre l’opportunità, specie a coloro che hanno punti sensibili del proprio tema natale in collegamento a questa congiunzione, di cominciare ad interrogarsi sulla direzione da dare alla propria vita attraverso la rottura delle memorie storiche depositate nell’inconscio personale e il ri-orientamento dei propri scopi.
Una delle questioni, infatti, che crea maggior sofferenza è quella di non sapere quale direzione dare alla propria vita e, in assenza di una direzione sentita, l’adozione di obiettivi che sono magari lontani dalla propria essenza.
La Notte, utile e preziosissima per tutti i processi di incubazione e gestazione di progetti, sogni e piani, è il momento in cui questi pensieri si affollano nella mente, ma a partire dall’Equinozio essa lascerà progressivamente il passo alla luce del giorno e alla manifestazione/fioritura di quello che abbiamo conservato nei mesi invernali e alle riflessioni nate dagli stimoli planetari.
Il gioco tra Luna e Urano: il quinconce
Secondo l’astrologa Karen Hamaker-Zondag, una tra le poche che finora si è occupata di approfondire il tema del quinconce come aspetto di grande importanza all’interno delle dinamiche astrologiche, l’aspetto di quinconce (150° tra due pianeti) mette in risalto una situazione di stallo e tensione, accompagnate da una sensazione di lacerante indecisione, negli ambiti collegati ai due pianeti coinvolti. Il quinconce, in poche parole, presenta una scelta non rimandabile e una insofferenza per il fatto di dover operare questa scelta tra due opzioni ugualmente importanti.
La sensazione, di fronte a questo aspetto, è che non ci sia una via di mezzo, una terza opzione, ma questo molto spesso è dato solo dal fatto che siamo fissati solo sulla polarità coinvolta e giriamo all’interno di un dubbio irrisolvibile utilizzando solo gli strumenti che abbiamo a disposizione.
“Questa situazione risuona in qualche modo con qualcosa che stai vivendo?”
Nel caso della carta del plenilunio, Urano e Luna hanno entrambi, come unico aspetto parlante tra loro, un quinconce secco che li unisce.
Una delle caratteristiche che rende questo aspetto così teso è che esso mette in comunicazione due elementi tra loro incompatibili: l’Aria della Luna e la Terra di Urano. E questa incompatibilità, che in realtà è solo apparente dato che sia la Bilancia che il Toro sono segni di Venere, è collegata anche al fatto che i due pianeti hanno degli obiettivi proprio differenti: la Luna la fusione e l’armonizzazione; Urano la rottura e il cambiamento.
Questo è il maggior rischio collegato a questo momento: il plenilunio potrà far scoppiare proprio quelle situazioni in cui si ha la sensazione che non ci sia una via d’uscita e che l’inizio di qualcosa di nuovo implichi per forza di cose la distruzione di quello che è vecchio.
Gran calma. E sangue freddo.
Anche se è vero che il cambiamento implica l’abbandono del vecchio, questo non passa per forza di cose attraverso la distruzione rabbiosa di ciò che ci si lascia alle spalle.
Uno dei modi per armonizzare questa tensione, riflessa in una chiave minore anche nella quadratura tra Marte in Toro e Venere in Acquario, è fare affidamento su quello che abbiamo compreso nelle settimane successive alla Luna Nuova in Pesci: la chiave per andare incontro a questa integrazione è l’Amore (ἀγάπη, agapē ) che significa ricercare dei punti di comunione-unione (affinità) quando si vivono situazioni tese con qualcuno. L’atto rivoluzionario è quindi quello dell’amore.
Ma per fare questo è necessario che, almeno inizialmente, qualcuno si faccia da mediatore e traduttore e che detti il ritmo per evitare passi affrettati.
Mitologicamente il primo e più grande tra i mediatori è Mercurio, Hermes, che già è stato importante nel quadro del novilunio.
L’aiuto di Mercurio Prometeo retrogrado
Mercurio retrogrado, in caduta nel segno dei Pesci, nel momento della formazione della Luna Piena si trova nella sua fase Prometeo, completamente rinnovato dall’incontro avvenuto con il Sole il 14 Marzo.
Data la fase di retrogradazione, Mercurio ora è lento e questo incide anche sulla velocità che noi, comuni mortali, possiamo sostenere nelle questioni di ogni giorno: intoppi, inceppamenti, comunicazioni difficoltose non sono fonte di sorpresa per chi sa come si muove il pianeta nella sua fase retrograda.
Quello che forse non tutti sanno è che Mercurio rallenta al fine di incontrare, nella congiunzione inferiore, il Sole fino ad entrare nel suo Cuore (kazimi) in maniera rispettosa e sacrale. Il rallentamento di Mercurio è, simbolicamente parlando, l’obbligo a fermarsi di fronte alle cose che hanno un valore profondo e che riguardano l’Anima. Ed ha il “pregio” di creare intoppi che, se non altro, ci obbligano a prendere in considerazione i nostri funzionamenti automatici, gli stessi che anche Plutone porta allo scoperto, quelli che ci portano a vivere con superficialità i contatti con gli altri e a mettere in secondo piano la comunicazione empatica-umana.
E il “caso” ha voluto che proprio nel momento in cui Mercurio retrogrado stava per incontrare il Sole (tra il 13 e il 14 Marzo 2019), uno degli emblemi della comunicazione veloce, Facebook-Whatsapp-Instagram, andasse incontro ad un blackout di 14 ore, il più lungo della sua storia.
Sospensione per eccellenza di ogni comunicazione veloce che solleva numerose domande:
“Come stiamo comunicando tra noi? Cosa accadrebbe se di punto in bianco non potessimo più usufruire degli strumenti uraniani per esercitare la comunicazione mercuriale?”
Demetra George scrive, nel suo testo “Ancient Astrology”, che il momento di congiunzione inferiore tra Mercurio retrogrado e Sole, perfezionato e reso intenso nel Kazimi del 14 Marzo, rappresenta metaforicamente l’Unione per eccellenza, l’ingresso del puer candidato nel Sancta Sanctorum, la Camera in cui l’iniziando viene condotto sulla soglia dell’Iniziazione.
Scrive Demetra George(traduzione mia, A.A pag. 278) che:
“Nella Mitologia di Mercurio, uno degli epiteti di Hermes era psuchopompos, psicopompo, la guida delle anime dentro e fuori dal mondo infero. Questo aspetto della natura del dio corrisponde al viaggio intrapreso nel corso della retrogradazione di Mercurio nella discesa nell’Ade, guidando le anime dei morti attraverso il regno nascosto, dove il grande Mistero della divina unione sessuale avviene.”.
Questo, senza voler scendere nel dettaglio di informazioni inutili a chi non si trovi su un percorso iniziatico, in termini generali decreta l’inizio della fase di rinascita e ascesa eliaca di questo Mercurio Pesci, desideroso di portare sulla Terra un po’ della saggezza divina rubandola agli dei.
Questa Luna può essere utilizzata quindi proprio in questo senso: rubare un po’ di saggezza agli dei planetari per portare amore e conoscenza all’interno delle situazioni in cui, quasi sotto ipnosi, ci sentiamo con le spalle al muro.
Buona Luna Piena
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