introduzione di Maria-Benedetta Bisetti
Grazie all’impegno nella divulgazione ad opera de “La Società dello Zolfo”, ad Aprile 2022 è stata condotta una intervista ad uno degli esponenti più importanti dell’ambiente eteno-pagano internazione, Freya Aswynn, a fronte dell’uscita, per la casa editrice Venexia, di “Misteri e Magia del Nord: le rune e i poteri femminili”.
Si tratta di un testo di capitale importanza per chiunque si avvicini allo studio della materia con il desiderio di comprendere realmente l’aspetto magico e sacro delle rune. Il focus del testo è infatti sull’antico fuþark, composto da 24 caratteri, utilizzato nell’area continentale e nordica fino all’epoca definita “vichinga” che ha privilegiato un fuþark più snello composto da soli 16 segni. Come specifica la filologa germanica Luisella Sari nel suo “Rune Scandinave”, la sequenza di 24 caratteri del fuþark antico:
“veniva utilizzato per iscrizioni attinenti la sfera del privato e del rapporto dell’individuo con il sacro, con un corpus costituito da brevi testi brevi ed incisivi, pochi caratteri, formule concise, ma ben individuabili che in molti casi trasformavano oggetti ad uso quotidiano in amuleti. In questo periodo la conoscenza delle rune e degli incantesimi a esse connessi era prerogativa di una casta di iniziati collegabili al culto di Odino, il Wotan continentale”.
Freya Aswynn nel suo testo non tralascia alcuna interpretazione, frutto della sua trentennale esperienza con le rune, permettendo al lettore di calcare con passo sicuro il terreno limaccioso e abissale delle rune antiche.
Freya crea dei veri e propri ponti tra mito e simbologia e permette l’apprendimento senza mai lasciare il lettore smarrito. Ed è proprio su questo crinale sottile che essa rivela le sue doti sciamaniche senza lasciare mai la mano dell’attento discente al fine di permettere il percorso sacro che avvicina all’utilizzo della Runa.
Il pregio di questo testo è che essa supera, con maestria e grazia, il dubbio amletico di ogni runologo esperto: concedere o meno il potere delle rune al novizio? Il suo verbo diventa pratico proprio perchè Freya mette a disposizione le proprie esperienze di “ lecter” con brevi, ma curiosi, in-cantamenti runici.
Esaurendo la spiegazione del fuþark, essa permette di muovere i passi in maniera sicura verso quella che viene definita Veggenza e che meglio possiamo specificare come contatto con i piani dell’ Yggdrasil. Si tratta di quell’arte che molti autori hanno avuto il timore di dichiarare e che hanno preferito omettere perché spiegare la veggenza pare impossibile.
(Per un approfondimento ragionato sul tema della veggenza rimandiamo al testo di Stefano Riccesi “Veggenza: le radici spirituali della creatività”, edizioni Porto Seguro)
Con un’abilità certosina, l’ autrice riconduce i simboli runici all’ inconscio lasciando al lettore la libertà di vivere in autonomia l’esperienza, ma senza rinunciare alla compostezza e severità necessari per approcciare un sistema di divinazione che affonda comunque le sue radici nel Sacer.
Presentiamo quindi una video intervista dall’indubbio valore inestimabile, dato anche dalla disponibilità che l’autrice ha avuto nei confronti del pubblico attento rispondendo a tutte le domande, mai in maniera scontata.
Alla domanda iniziale, e capostipite di ogni discorso intorno alle rune, ovvero: “Cosa sono le rune?”
lei risponde con un suono.
Un suono che, a chi sa ascoltare senza essere ingabbiato dagli schemi,
“volumi e schemi , FEHU , che la magia abbia inizio..”.
risposta che stravolge il senso di ogni domanda profana aprendo la porta della percezione ad altri piani.
E questi sono i piani del logos.
Piccolo grande segreto personale: leggete e ascoltate in lingua originale, provateci.
MBB
[[ Se sei interessato all’acquisto del libro di Freya Aswynn, ti lascio QUI il link del Giardino dei Libri”]]