La Luna Piena in Sagittario, momento culminante e di fioritura come ogni plenilunio di ciò che è stato seminato nel momento della Luna Nuova, è una Luna che splende nel terzo segno di Fuoco, il Fuoco mobile e teso verso lo Spirito: è in questo segno, infatti, che è possibile raggiungere un nuovo livello di consapevolezza che porterà ad una integrazione tra materiale e, appunto, spirituale.
[Ti ricordo che QUI puoi leggere le previsioni per il tuo segno]
Il Segno del Sagittario, governato da Giove e Nettuno, è l’archetipo collegato alla possibilità di aprirsi a nuovi punti di vista attraverso il cambiamento di schemi di pensiero e raggiungere un nuovo livello di consapevolezza, frutto di una re-ligio interiore che permette di percorrere l’ultimo tratto di strada nella via dell’evoluzione dell’Anima.
Il Sagittario e lo Spirito
Quando si parla di Spirito si entra in un terreno insidioso dato che si tratta di un termine riferito ad una dimensione con cui l’Occidente sta perdendo ogni contatto e a cui varie Tradizioni attribuiscono caratteristiche funzionali diverse: sebbene ognuno alla fine tenda, oggi come oggi, ad attribuire un significato diverso a questa dimensione riferendosi soprattutto alla propria esperienza, in termini prettamente simbolici ed immaginali è Spirito tutto ciò che ci chiama ad altro, al Re morente e nascosto (deus absconditus nel centro dell’Anima) di cui hanno scritto in tanti; esso è l’ingrediente alchemico che insinua il dubbio che tutto si limiti alla nostra percezione e a quello che riusciamo a vivere attraverso i 5 sensi.
Spirito è, volendo osare, il Tutto che ci evoca e ci attrae dal futuro (termine collegato anch’esso al Sagittario).
Astrologicamente parlando, è con l’ultimo Fuoco dello Zodiaco, quello del Sagittario appunto, che ha inizio quella che, rubando le parole ad Henry Corbin, possiamo definire opera di spiritualizzazione del corpo e della materia che verrà completata nel regno dei Pesci, prima di gettare la coscienza nel Tutto indefinito. Il Sagittario, metà uomo e metà cavallo (da qui una delle ragioni del nome di questa lunazione) rappresenta il viaggio necessario della coscienza umana per padroneggiare la natura passionale e istintiva seguendo l’Intuito allo scopo di arrivare a scoprire la Verità interiore.
Il rischio correlato al viaggio del Sagittario, messo in circolo da questo plenilunio, è che questa Verità, esperienza personale incomunicabile, possa trasformarsi in fondamentalismo e proselitismo.
Al Sagittario, depositario quindi di una profonda consapevolezza e centratura, possiamo attribuire anche l’esperienza dell’insegnamento, dell’istruzione “superiore”, dell’amministrazione del Culto e della Religione oltre che del Viaggio. Dopo aver attraversato le acque della macerazione e della trasfigurazione dello Scorpione, che rappresentano dimenticanza ed oblio, simbolicamente nel Sagittario possiamo veder fiorire qualcosa di nuovo in termini di idee, schemi di pensiero, atteggiamenti.
E quando abbiamo a che fare con l’insegnamento, con il Guru che impartisce le lezioni della vita, l’atteggiamento che viene stimolato è quello dell’umiltà e ricettività, condizioni imprescindibili per apprendere. Questo è particolarmente vero in questo momento in seguito alla quadratura tra Giove, retrogrado e nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, e Nettuno. E mentre Plutone in Capricorno, assieme a Saturno, procede nella sua opera di demolizione di tutte le auctoritas che cercano di preservare il proprio potere allo scopo di mantenere lo status quo, Giove e Nettuno lavorano per frenare gli entusiasmi e insegnare che molto spesso c’è molto più potere nel portare avanti gli impegni presi, giorno dopo giorno, restando nelle situazioni anche più tese, facendo quel che si può. Proprio perché il viaggio previsto dall’archetipo sagittariano non è quello battagliero, come vorrebbero Ariete e Leone, bensì quello di conquista interiore.
Di questo Viaggio interiore troviamo traccia in molti scritti, testimonianza preziosa della sua fattibilità allo scopo di essere “pienamente noi stessi”. Ne fa cenno Carl Gustav Jung nel suo Liber Novus, come ne hanno scritto i padri del deserto che si sono allontanati dalle proprie comodità per questo incontro finale. Ne parla ad esempio, seppur in termini diversi, il filosofo e mistico persiano Shihāb al-Dīn Yaḥyā Sohravardī proprio in riferimento al Viaggio che il pellegrino compie per andare incontro al proprio Angelo:
“Perché la dottrina divenga evento dell’anima è necessario che il pellegrino mistico si svegli alla coscienza di questo evento come di qualcosa che succede realmente in lui e la cui realtà e verità è nella sua persona.”.
(per chi vuole approfondire, cit. tratta da “Ciò che appare nello Specchio” di Roberto Revello)
Tornando alla dimensione astrologica, si tratta di un inizio, sebbene ad un livello diverso rispetto a quello dell’Ariete e del Leone, ed è un inizio che porta l’Anima-Luna ad intraprendere un vero e proprio Pellegrinaggio che la condurrà, al termine del Ciclo, allo sviluppo pieno nel segno dei Pesci.
Non sorprenderà quindi, a questo punto, riflettere sul fatto che in questo momento i governatori del Sagittario e dei Pesci -Giove e Nettuno- si trovano nei rispettivi domicili. E sono proprio questi due pianeti, posti in quadratura nella carta evento del Cielo del plenilunio, ad essere uno dei cardini attorno a cui possiamo sviluppare delle interessanti riflessioni il cui scopo, lo ricordo anche in questo articolo, è quello di prendere in prestito dal mondo immaginale le immagini, collegate all’evento astrale, in modo da poter impreziosire ciò che i transiti dei pianeti dell’evento smuovono nel tema natale di ognuno.
Il momento del Plenilunio
La Luna Piena questo mese avverrà il giorno lunedì 17 Giugno 2019, alle 10:30 (ora italiana) e rappresenta il momento di culminazione della Lunazione del Miele, chiamata anche Lunazione dei Cavalli, a 25°52’ del Sagittario, largamente congiunta a Giove retrogrado e opposta al Sole in Gemelli.
[Qui puoi leggere un articolo sul segno dei Gemelli]
Il simbolo del Cavallo, animale totem collegato a questa lunazione anche secondo la tradizione celtica, si riflette doppiamente nella polarità Gemelli-Sagittario e nella modalità mobile che presenta segni composti da una dualità di qualche tipo:
- il segno dei Gemelli rimanda, nella mitologia indiana, ai gemelli divini Ashwin che vengono descritti proprio come cavalieri oppure, alcune volte, come divinità dal viso di cavallo. Essi sono dei messaggeri, dei mediatori proprio come gli Angeli, e nel mito indiano libano miele nel cielo, rifornendo la leggendaria sorgente da cui si nutrono i fedeli.
- il segno del Sagittario, creatura metà uomo e metà cavallo, che porta testimonianza della possibilità di evoluzione della coscienza dallo stadio più istintuale di pura forza (cavallo) a quella umana.
Il cavallo, animale alleato dell’essere umano, rappresenta anche uno dei suoi mezzi di trasporto più antichi permettendo la comunicazione tra luoghi e persone distanti.
In questo momento astrale diventa quindi molto importante la comunicazione tra persone, come il segno dei Gemelli reclama, in maniera anche passionale e emotiva (Mercurio e Marte sono congiunti in Cancro) specialmente su temi riguardanti paure e frustrazioni derivanti dallo scontro con il Super Io, il giudice interiore, che con il suo vocio continuo decreta cosa è bene e cosa è male (Capricorno).
La Luna Piena in Sagittario è un momento di sospensione il cui invito si rivolge soprattutto alla mente, stimolando proprio la sospensione dei pensieri e dei pregiudizi, insinuando il dubbio che:
“Non sarà forse quello che pensi del futuro/ delle altre persone / dell’evoluzione della tal questione a bloccarti?”
Nel giorni attorno al plenilunio sarà importante parlare, esprimere il proprio punto di vista se questa necessità emerge fortemente, favorendo anche il consolidamento di una comunicazione interna tra tutto ciò che è duale e doppio all’interno di noi. Lo scopo è quello di raggiungere una stabilità e verità personale che permetta di individualizzarsi: equilibrio tra passato e futuro, tra corpo e anima, tra abitudine e novità.
Da questa comunicazione quello che può fiorire è un nuovo atteggiamento, ovvero un nuovo modo di muoversi nel mondo sulla base di una percezione trasformata.
Nella carta dell’evento quello che salta all’occhio sono le due diverse tensioni che, proprio attraverso l’equilibrio di Nettuno nel mistico segno dei Pesci possono trovare integrazione e che saranno percepibili anche nei nostri discorsi e tentativi di gettare un ponte comunicativo con chi sentiamo lontano da noi.
Le tensioni in gioco: “Da chi imparo?”
Da una parte abbiamo la forte opposizione che si gioca tra i pianeti in Cancro, segno della Luna, ovvero Mercurio, Marte e (anche se non è un pianeta) nodo lunare nord, e il Capricorno, dove troviamo nodo sud, Saturno e Plutone. Questa opposizione è responsabile della sensazione che serpeggia nell’aria a partire dal novilunio, ovvero di essere seduti su una pentola a pressione pronta a scoppiare: le emozioni del passato, rievocate per essere elaborate e trasformate anche attraverso la parola (Marte e Mercurio congiunti in Cancro) si scontrano, mettendole in dubbio, con abitudini consolidate di pensiero che provocano atteggiamenti (cioè stili comportamentali) ed azioni, mantenendo le situazioni sempre uguali a se stesse. Quello che verrà messo in scacco saranno tutte le figure idealizzate (Nettuno e Giove permettono questo salto) di cui tendiamo a non mettere in discussione le parole: siamo in un momento in cui è opportuno osservare le persone anche nelle loro azioni e non solo nelle giustificazioni che danno ad esse.
In particolare è proprio l’opposizione tra Marte e Saturno, pianeti non proprio leggeri, che si perfeziona nel momento del plenilunio, a smuovere frustrazione e desiderio di azione. In poche parole abbiamo quello che possiamo definire un corto circuito tra abitudine (Capricorno, dove troviamo appunto il nodo collegato al passato e alle abitudini) ed emozioni antiche (Cancro, dove sta transitando il nodo della liberazione ed evoluzione): questo scontro non può restare inespresso dato che si tratta di una opposizione dinamica che stimola l’azione (karma) ma che deve essere caricata di consapevolezza per evitare di cadere sempre nelle solite dinamiche.
Karma e atteggiamento: i nodi lunari nel plenilunio
I nodi della Luna, come accennato, sono molto importanti in questo momento astrale dato che, attraverso la congiunzione con i pianeti in Cancro e Capricorno, portano in evidenza anche una componente Karmica alla tensione in atto. E sebbene spesso si parli di Karma come di qualcosa di punitivo che arriva dal passato, in realtà la questione è molto meno tranciante e angosciante di quello che si pensa:
- il nodo lunare sud è semplicemente simbolo astrologico di ciò che è stato fatto talmente tante volte (sia in una vita passata che come eredità familiare… chi lo sa?) da essere diventato una abitudine che non viene mai messa in discussione. E’ ciò che viene dato per assodato e fuori discussione: talmente fuori discussione da essere percepito come parte della propria identità.
- il nodo lunare nord rappresenta ciò che ancora non padroneggiamo, ciò che siamo chiamati a stabilizzare sulla base di quello che abbiamo già appreso: è una sorta di naturale conseguenza evolutiva alle abitudini apprese, una sorta di compensazione (ed infatti in nodi sono intesi, in quanto asse, come una entità unica)
A ben pensare, cos’è il karma se non l’obbligo derivante dal pensare sempre gli stessi scenari senza mai metterli in dubbio?
“Tanto lo so che se gli parlo mi risponderà in tal modo: inutile che ci provi”
Non è forse karma, e quindi limitazione della libertà, l’abitudine ad agire in un certo modo sulla base di pre-giudizi e pre-concetti che abbiamo appreso acriticamente nell’infanzia (Cancro) dalle persone autorevoli della nostra vita (Capricorno)? Karma è tutto ciò che rientra in un copione che per comodità ed abitudine non mettiamo mai in discussione quando saliamo sul palco e recitiamo la nostra parte, assegnata spesso dalla nostra famiglia o dalle persone con cui siamo abituati ad interagire.
L’asse nodale della Luna, rafforzato dai pianeti in Cancro e Capricorno, apre proprio la possibilità in questo plenilunio a fare questo salto, sfidando le nostre comodità e scorciatoie di pensiero, come anche Urano in Toro spinge a fare, e a iniziare un percorso, una avventura, in settori inesplorati attraverso l’invito (sottolineo “invito” e non “obbligo”) a fare cose nuove, andando incontro a quelle che nell’ambiente psicologico vengono definite esperienze correttive emozionali: attraverso il fare mi rendo conto che le cose / situazioni possono avere esiti diversi da quelli che mi sarei aspettato/a e questo crea una correzione alle mie aspettative.
Accanto alla frustrazione si apre così anche l’opportunità di modificare alcuni comportamenti basati proprio su abitudini mai messe in discussione, collaborando quindi con il Nodo Nord nel mettere a terra quello che è contenuto acriticamente nel nodo sud:
“A casa mia si è sempre fatto così”
“E’ giusto che le persone si comportino così”
L’asse Gemelli – Sagittario, stimolato nel momento del plenilunio, insinua nel circuito di energie dei dubbi attraverso domande che possono emergere in questo momento. Il miglior risultato sarà giungere ad un cambiamento del punto di vista sulle proprie dinamiche e, in ultima battuta, sulla libertà di muoversi in un modo costruttivo completamente nuovo rispetto a quello che si è sempre fatto.
E’ una Luna Piena che può realmente mettere in dubbio il mantra del:
“Io sono fatto così”
a favore di nuove abitudini da consolidare anche attraverso la frequentazione di persone nuove (Sole in Gemelli), allontanandosi dalla zona di comfort per aprirsi all’avventura (Luna in Sagittario).
In questo processo è prezioso l’intervento di Nettuno in Pesci, punto di Talete di questa opposizione, nel settore della metamorfosi profonda. Nettuno, che è anche il punto di sfiato dell’opposizione tra Sole e Luna-Giove, diventa quindi punto veramente sensibile ed evolutivo attraverso la consapevolezza che tutti noi tendiamo a vivere la nostra biografia anche attraverso quello che ci raccontiamo: del nostro passato, delle nostre ferite, dei nostri atteggiamenti e comportamenti. Ed ecco che questa Luna permette, se vogliamo, di iniziare a pensare ad una nuova narrazione, anche -perché no- attraverso l’uso dell’immaginazione e della fantasia, rifacendoci a quello che i miti ci trasmettono magari attraverso le fiabe e l’immaginale.
Trasformando, ad esempio, la tragedia in poema epico.
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Buona Luna Piena
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