“(…) Venere è un pianeta personale perché ha a che fare con la conoscenza e con la coscienza. Amare e attrarre l’altro a sé hanno lo scopo di aumentare il senso di conoscenza personale, poiché ciò che ci attrae è ciò a cui diamo valore, nonché il riflesso di qualcosa di profondamente nostro, che possiamo scoprire proprio attraverso lo specchio che l’altro costituisce. Se c’è corrispondenza tra l’interno e l’esterno troveremo gratificazione, aumento dell’autostima e senso di benessere e di identità; se invece ciò che attraiamo e portiamo a noi non ci gratifica, significa che l’interno e l’esterno non corrispondono e quindi stiamo ancora valorizzando qualcosa che non ci appartiene, che magari viene esaltato dalla società ma che non coincide con i nostri valori personali, che resteranno quindi disattesi e denigrati.”
(Lidia Fassio, “Simbologia di Venere”)
Ogni 18 mesi circa Venere, il pianeta della bellezza, dell’armonia, dell’amore e del benessere psico-fisico, inverte la marcia e crea qualche perturbazione nelle nostre vite affettive e nella consapevolezza dei valori personali. Ogni volta che un pianeta indietreggia si crea l’occasione di tornare sui propri passi nei temi cari al pianeta stesso e questo può sempre creare la sensazione di “blocco”. Ma il blocco è tale solo in riferimento all’espressione esterna.
Dal 13 Maggio al 25 Giugno 2020 Venere inizierà la sua retrogradazione in Gemelli, segno governato da Mercurio, e come ogni retrogradazione che si rispetti apre una parentesi temporale durante la quale alcune attività sono favorite e altre sconsigliate: il focus sarà rivolto alla comunicazione e alla creazione di rapporti basati anche sullo scambio di idee. Venere governa il Toro e la Bilancia e nell’analisi del tema natale è uno degli elementi che permettono la decodifica di quello che per noi è gradevole, attraente e verso cui tendiamo in maniera istintiva, come evocati da un magnetico incantesimo.
[Per una analisi più dettagliata di Venere retrograda ti consiglio di leggere l’articolo “Venere retrograda: dare il giusto peso alle cose”]
Venere retrograda: il ciclo completo
Venere tradizionalmente presiede tutto ciò che è collegato all’amore, alla cura e al modo in cui questo getta le basi per la relazione, cioè la comunicazione (razionale, emotiva, sessuale) tra due o più persone. Spostandoci dalla lettura puramente psicologica a quella esoterica Venere viene descritta da Pierre Piobb come agente attrattivo che permette alla creatura (e quindi al pensiero e alla coscienza) di emergere dalle acque dell’indifferenziato lunare. Venere, astrologicamente di natura umida, approda su una spiaggia (forse Cipro) e si lascia bagnare dai raggi del Sole.
Si tratta di simboli estremamente potenti di cui possiamo trovar traccia in Astarte/Ishtar e in tutte le dee dimenticate e deformate nelle loro funzioni originarie e che si collegano ad immagini archetipiche la cui decadenza (e depotenziamento) è evidente nella società odierna. Nel suo testo “La giustizia di Afrodite”, James Hillman dà voce proprio a questa parte della narrazione mitica.
Venere oltre ad indicarci la via per amare e per creare relazioni autentiche basate su quello che “sentiamo buono per noi”, permette di selezionare i valori a fondamento delle nostre scelte: si tratta di un pianeta che normalmente procede veloce, ora inseguendo ora anticipando il cammino del Sole, e che diventa irrequieta e imprevedibile nel su periodo di retrogradazione. È in questi momenti che, a seconda del segno in cui si trova a fare la sua sosta, essa può essere vissuta anche come ingrediente per far spumare le acque interiori andando letteralmente a caccia di nuovi valori, nuovi piaceri, dando spazio anche a tutto ciò che normalmente non abbiamo tempo di concederci.
Ogni retrogradazione ha inizio nel momento in cui la corsa si arresta (stazionarietà del pianeta, nel nostro caso il 13 Maggio alle 8:45 a 21°50′ dei Gemelli) e fotografa un Cielo che può essere simbolicamente lasciato parlare attraverso i suoi simboli che, rubando le parole a Paul Ricoeur, “dà a pensare” facendo “dono di senso”.
L’emersione di Afrodite e la legittimità del desiderio
Venere fa partire la sua retrogradazione all’interno della lunazione della Coppia, iniziata il 23 Aprile proprio nel segno di Venere, il Toro. Nel momento dell’inizio della retrogradazione la Luna si trova nella sua fase calante, Ultimo Quarto, e si avvia verso la successiva lunazione, quella del Miele, che avrà inizio con il novilunio del 22 Maggio. Il grado in cui avrà inizio la lunazione del Miele è lo stesso grado occupato da Mercurio, governatore dei Gemelli, nel momento dell’inizio della retrogradazione ed è proprio Mercurio a fare da spartiacque in questo gioco di simboli.
In che modo questi simboli possono trovare un armonioso collegamento?
Un’idea è quella, come sono solita fare, di andare ad osservare la carta utilizzando anche i simboli sabiani e l’immagine associata al 3° grado dei Gemelli è quella di:
“I giardini delle Tuileries di Parigi”.
Mentre il grado associato alla Venere stazionaria recita:
“Coppie che danzano in una festa del raccolto”.
Siccome sappiamo che Venere ama i fiori, la gioia e ama la Natura con la sua bellezza di colori e odori, direi che non c’è immagine più appropriata e che stiamo cominciando a raccogliere qualche suggestione per comprendere la natura di questa retrogradazione e su cosa andrà a lavorare.
Osservando il grafico dell’evento ed inserendo alcuni asteroidi possiamo notare che è proprio Mercurio a trovarsi magicamente congiunto ad un asteroide dal nome evocativo: si tratta di Aphrodite (1388) mentre Venere è congiunta a Vesta (ho descritto Vesta in un articolo di una passata Luna. La trovi nel capoverso “L’asteroide Vesta: scopro l’antica fiamma in me”.)
“Afrodite” è uno degli epiteti della dea Venere e fa riferimento al modo in cui essa è nata. Descritta come dea volitiva, assertiva e a volte anche vendicativa, essa è la risposta equilibrante al precedente regno oppressivo di Urano, detronizzato da Saturno. Indossa tradizionalmente una cintura, che le mette in evidenza “i bei fianchi” e che il mito narra la rendesse irresistibile a chiunque: Afrodite quando voleva qualcuno se lo prendeva e le uniche volte in cui viene scelta e non sceglie (come nel caso dell’unione con Hermes/Mercurio) è sotto qualche genere di forzatura o inganno.
Essa viene descritta anche come dea capricciosa, ma profondamente giusta: non è un caso che Afrodite, uscendo dal mare, venga vestita dalle Ore, figlie di Teti, dea della giustizia. E non è nemmeno un caso che Saturno, successore di Urano, abbia la sua esaltazione nella Bilancia, segno di Venere. Esiodo racconta infatti che essa è venuta al mondo prendendo vita e forma dalla spuma del mare (“aphrós”) dopo che vi era stato gettato il fallo evirato di Urano ad opera di Crono/Saturno. Simbolicamente la nascita di Afrodite dal gesto castratore di Saturno può essere letto anche come l’impossibilità per qualsiasi ordine “repressivo” di controllare la natura essenzialmente espansiva dell’energia femminile perché la ferita accumulerà energia pronta ad esplodere. Caratteristica importante di questa immagine archetipica non è però tanto la sua capacità armonizzante e bilanciante, quanto piuttosto il temperamento reattivo mosso dal desiderio e dall’istinto.
L’asteroide Aphrodite, nella sua congiunzione con Mercurio, ci parla dell’unione mitologica tra Venere e Mercurio che, come narra il mito, dà i natali a Ermafrodito, un essere divino dal doppio genere e che alchemicamente rimanda alla figura del Rebis.
Simbolicamente con Venere stazionaria e retrograda in Gemelli abbiamo la possibilità di spostarci da un punto di vista all’altro, giocando allo scambio dei ruoli in modo da riuscire a com-prendere davvero la posizione di qualcun altro, che sia il/la partner o qualcuno che amiamo. L’asteroide Aphrodite accende il curioso Mercurio di desiderio, passione, ma anche voglia di indipendenza, libertà, anticonformismo (R. Baldini). Questa curiosità, che è nelle corde di Mercurio, favorirà l’esplorazione di desideri eccentrici e non confessati tentando con flirt e colpi di fulmine.
Ed ecco che quindi la Venere retrograda in Gemelli, già sbarazzina e birichina di suo, avrà in Mercurio un valido alleato… anzi, un vero e proprio tentatore. Ben venga quindi il gioco se questo permette l’esplorazione del proprio mondo di desiderio, ma sarà importante fare molta attenzione alle parole usate. Tutto ciò è solo apparentemente “frivolo” e leggero: in realtà la partita che si sta giocando ha a che fare con la scoperta di ciò che ci anima, che si sostiene, che ci appassiona, e questo movimento può partire da una riflessione sulle scelte del passato, come quelle amorose, mettendo di nuovo in ballo situazioni in cui non si è parlato libreamente.
Venere retrograda in Gemelli: liberare la voce inascoltata
“Il sacrificio della donna [per favorire la crescita, ndr] avviene a livello dell’anima, con la rinuncia alla pretesa di dover essere « amata » a ogni costo. Invece di farsi amare per la sua dolce accondiscendenza, come le ha insegnato la cultura patriarcale, per rinascere trasformata la donna deve pagare il prezzo di accettare la propria realtà e impegnarsi seriamente in quello che scopre di essere, anche se appare « brutto » e ripugnante all’occhio collettivo.”
(Edward C. Whitmont)
Dal punto di vista collettivo le sei settimane della retrogradazione possono essere un momento durante il quale si sentirà la “voce delle donne” e in Italia questa Venere-Vesta (che a Roma ha uno dei suoi templi), può smuovere gli ideali della sacerdotessa del tempio interiore: la repubblica italiana nasce sotto il segno dei Gemelli e questo significa che Venere, nel suo moto retrogrado, andrà a toccare la tripla congiunzione di Sole-Nodo nord-Urano dell’Italia. Il segno dei Gemelli inoltre è associato all’infanzia, una delle categorie che soffrono maggiormente in questo periodo di clausura. La polarità Yin, quella maggiormente interessata a cosa avviene nel mondo interiore, potrà mobilitarsi con azioni sociali e dal grande impatto mediatico, specialmente nelle date del 20-21 Maggio 2020 e poi, a retrogradazione terminata, il 23-24 Luglio con la ri-discussione probabile di qualcosa che si mobiliterà nel corso del mese di Maggio.
Portando tutto ciò ancora un po’ più vicino e nelle vite personali, dato che con la retrogradazione di Venere abbiamo un sensibile avvicinamento del pianeta alla Terra i che la rende più “mondana”, il desiderio unito all’istinto è proprio ciò che può essere mosso dalla retrogradazione di Venere in Gemelli.
Il segno dei Gemelli è un segno d’Aria, votato allo scambio e alla comunicazione, alla creazione di relazioni, all’esplorazione della natura del desiderio (trattandosi appunto di Venere nel segno di Mercurio c’è una intensificazione della curiosità).
Ed è proprio la curiosità che potrà creare qualche problema nel caso la repressione del desiderio, soprattutto dal punto di vista relazionale e sessuale, sia stata forte.
Urano si trova nel segno del Toro in quadratura alla Luna in Acquario, e mette sul piatto della bilancia proprio il bisogno profondo di essere visti e sentiti anche quando non si ha il coraggio e la forza per parlare.
Venere retrograda potrà forzare un po’ la mano in questo senso, ma quello che è consigliabile è utilizzare questo periodo per riflettere sul proprio bisogno di “aria”, di concedersi le libertà specie in un’epoca storica in cui sembra che siamo stati privati della possibilità di interazione e scambio umano. Mercurio/Hermes, che mitologicamente era l’unico dio che poteva spostarsi ovunque, vive molto male la reclusione e parte dell’insofferenza accumulata in questi mesi potrebbe ora far capolino anche con colpi di testa.
Uno dei temi che emergerà con maggior forza nelle sei settimane della retrogradazione ha a che fare proprio con il bisogno di parlare, di comunicare, di esprimere i propri valori, la propria autenticità dando “forma” ai pensieri, anche quelli più scomodi e trasgressivi.
Le questioni legate a Venere retrograda, a prescindere da quale sia il settore stimolato dal transito nel proprio tema di nascita, ha sempre a che fare con l’esplorazione delle dinamiche nascoste che riguardano il confronto con il partner.
E allora… diamo il via a questo confronto, con spirito autentico e coraggioso.
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